Il Grand Hotel Trento, struttura simbolo realizzata tra il 1939 ed il 1942 dall’ingegner Giovanni Lorenzi, è un fulgido esempio di architettura razionalista e rappresenta un passaggio storico tra la città medievale e quella moderna.
L’immobile nel 2001 è stato acquistato da Bruno Frizzera, commercialista riconosciuto a livello nazionale, consulente del ministro Vanoni che gli diede l’incarico di studiare la prima Dichiarazione dei Redditi, e uomo che ha dedicato gran parte della sua vita professionale alla divulgazione tributaria, brevettando un vero e proprio “sistema fiscale”. Da sempre legato da un profondo amore nei confronti del suo territorio, e di Trento in particolare, dopo sei anni di gestione del Grand Hotel Trento da parte della catena di hotellerie Boscolo, nel 2007 Bruno decide di impegnarsi in una nuova avventura e di prendere le redini della struttura per “restituirla” alla città.
La sua scelta è stata quella di puntare sin da subito su una conduzione più “calda” e familiare, garantendo una rinnovata tradizione ad un luogo così storico. Per farlo ha coinvolto nel progetto il genero Piergiorgio Stefenelli ed il figlio Francesco, che pur provenendo da differenti settori, hanno raccolto con entusiasmo la sfida. La terrazza al sesto piano, dalla quale si può godere una splendida vista sui tetti di Trento, è chiamata Frizzera in ricordo del suo proprietario, che amava particolarmente contemplare la città dall’alto.