Il Castello del Buonconsiglio
Il Castello del Buonconsiglio, tra i castelli del trentino, è stato dal XIII al XVIII secolo la residenza dei Vescovi di Trento: composto da diversi edifici entro una cinta di mura, è ubicato in posizione leggermente sopraelevata rispetto alla città. Il nucleo più antico è Castelvecchio, dominato dalla presenza di un’imponente torre cilindrica (la Torre di Augusto) ed edificato nella prima metà del 1200 con la funzione di roccaforte militare. Col tempo ed in diversi periodi storici sono stati poi aggiunti altri edifici come il Magno Palazzo, ad esempio, voluto dal vescovo Bernardo Clesio e la cui architettura risponde ai dettami del Rinascimento italiano. In questo edificio, affrescato con i soggetti più in voga della cultura umanistica del Cinquecento, possiamo trovare temi allegorici, esempi di coraggio e virtù tratte dal mito e scene di vita quotidiana.
Si può notare, attraverso stemmi ed emblemi, la glorificazione della casa d’Austria, alla quale Bernardo Clesio fu legato da un vincolo di fedeltà. Da evidenziare la decorazione in terracotta della volta della Cappella, gli affreschi della Stua della Famea (l’antica sala da pranzo della corte vescovile), della Sala delle udienze e della Camera terrena del Torrion da basso. Il giardino della Corte dei Leoni è inoltre una meravigliosa e magica area verde che fa parte di quest’area del Castello. A questi due edifici si aggiunse poi la Giunta Albertiana, risalente al barocco, che rispecchia nelle decorazioni interne il gusto di fine Seicento, e la Torre dell’Aquila, sul versante meridionale del complesso. Quest’ultima si fregia delle pareti affrescate (probabilmente dal Maestro Venceslao) con il famoso “Ciclo dei mesi”, uno dei documenti figurativi più rari e preziosi della vita economica e sociale trentina tra la fine del 1300 e l’inizio del 1400.
Da notare la sensibilità e l’attenzione poste nel raccontare il mutare delle stagioni così come il realismo e la cura dei particolari, ad esempio nella descrizione dei costumi del tempo e nella raffigurazione delle attività (come la caccia e la semina) e dei giochi all’aperto.
A partire dal 1978 il Castello del Buonconsiglio è stato al centro di un serio lavoro di restauro atto a valorizzarlo, che continua tutt’ora. Naturalmente qui abbiamo citato solo alcuni dettagli: visitare il Castello del Buonconsiglio vi permetterà di scoprire tutte le altre bellezze architettoniche e gli affreschi conservati al suo interno.
Tra i castelli del Trentino Castel Beseno dista una ventina di km da Trento e si trova vicino Rovereto. Di origine medievale, il castello è nato come fortificazione, grazie alla posizione strategica e alla massiccia struttura muraria e oggi si presta ad essere sede di mostre e spettacoli. Molto interessante è l’esposizione permanente ospitata dal museo, che illustra esaurientemente la battaglia di Calliano del 1487.
Nella piana sottostante al castello, infatti, si affrontarono le truppe tirolesi e veneziane, che volevano espandere la propria egemonia e subirono una pesante sconfitta, nella quale perì il condottiero Roberto da Sanseverino. La collezione di armi e tecniche di combattimento ispirata a questa battaglia presenta oggetti originali insieme a copie fedeli, che possono essere anche indossate e maneggiate dai visitatori.
Ubicato nella zona delle valli Giudicarie il prossimo castello Trentino è Castel Stenico: si presenta come una fortificazione tipicamente altomedievale, il cui interno è però ingentilito dalle decorazioni scultoree e dall’eleganza degli affreschi, segno del passaggio di Principi e Vescovi che negli anni sono intervenuti per abbellire il castello. Il risultato è un ambiente elegantemente decorato, con dipinti pregevoli, mobili raffinati e antichi utensili. Al suo interno il museo ospita dipinti del celebre ritrattista Giovan Battista Lampi e una vasta serie di oggetti e manufatti in ferro battuto e legno intagliato. Da notare anche l’esposizione archeologica, che documenta il popolamento del territorio dalla preistoria all’epoca romana.
Tra i castelli Trentini, aperto al pubblico nel 2010 dopo un importante lavoro di restauro, Castel Thun fu la dimora di una delle più importanti famiglie nobili del Trentino. Si trova in Val di Non, su una collina che garantisce oggi una funzione panoramica e, nel Cinquecento, di difesa, anche grazie a un ampio sistema di fortificazioni (torri, mura, bastioni). Oltrepassata la Porta spagnola si accede al ponte levatoio e al cortile, per poi trovare il palazzo signorile. Il castello è sempre stato abitato: questo gli ha permesso di conservare gli arredi originari e di conservarsi come dimora arredata, la cui stanza più celebre è senz’altro la Stanza del Vescovo, rivestita in legno di cirmolo. Nelle affascinanti sale visitabili si possono ammirare arredi antichi, quadri di famiglia, maioliche, porcellane, candelieri e sculture, oltre a armi da fuoco e una vasta raccolta di slitte che testimoniano il glorioso passato della famiglia Thun.