Il Doss Trento e il Museo degli Alpini: una passeggiata nella storia

Laura Copelli

08 Maggio 2021

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Trento città in guerra

La storia di Trento, e forse anche la sua anima più profonda, sono segnate dalla sua posizione geografica. Circondata dai monti, nella valle dell’Adige, a fare da porta di passaggio tra Italia e Austria, tra mondo mediterraneo e mondo mitteleuropeo, Trento è prosperata economicamente e culturalmente proprio grazie a questo ruolo di cerniera tra due grandi spazi politici, ma purtroppo, per la stessa ragione, ha pagato un tributo di sangue altissimo durante le guerre che hanno contrapposto le nazioni europee e, in particolare, durante la Prima Guerra Mondiale.

 

Come è noto, il Trentino era parte dell’Impero Austroungarico al momento dello scoppio della guerra, nell’estate del 1914, e i cittadini della zona vennero coinvolti nello sforzo bellico trovandosi, però, nelle retrovie rispetto al fronte russo e a quello serbo. La situazione, tuttavia, mutò radicalmente con l’entrata in guerra del Regno d’Italia il 24 maggio 1915.

Trento, che era stata progressivamente fortificata durante tutto l’Ottocento, si ritrovò ad essere l’avamposto austriaco più avanzato sul fronte italiano e gran parte della popolazione venne evacuata verso i territori più interni, in parte per proteggerla dai combattimenti, in parte per i dubbi sulla sua fedeltà all’Impero.

 

In effetti, alcune centinaia di sudditi italiani di Francesco Giuseppe decisero di combattere la guerra dalla parte dell’Italia e tre di essi, Cesare Battisti, Fabio Filzi e Damiano Chiesa, furono catturati e fucilati per diserzione nel Castello del Buonconsiglio. La città, così, pagava un debito di sangue ulteriore rispetto alle già enormi tragedie del lungo conflitto mondiale e oggi tutte queste memorie, insieme al ricordo dell’opera delle Truppe Alpine Italiane negli anni successivi al ricongiungimento di Trento all’Italia nel 1918, è custodito in particolare sul Doss Trento, una delle colline che si affiancano al corso dell’Adige nel centro della città.

A partire dal nostro Grand Hotel Trento, si può fare una bella passeggiata per raggiungere il Parco del Doss Trento e il Museo Storico delle Truppe Alpine, luoghi ricchi di storia e di bellezza che arricchiranno di sicuro una visita nella nostra città, sia essa per lavoro o per turismo.

Il parco del Doss Trento

Il Doss Trento è una collina alta circa 300m che si innalza sulle rive dell’Adige, nelle immediate vicinanze del centro della città e che si trova a 5 minuti a piedi dal Grand Hotel Trento, subito al di là del Ponte di San Lorenzo. Per la sua vicinanza alla città e per la posizione sopraelevata, il Doss Trento è stato abitato fin dalla preistoria ed è stato sede di una fortezza romana oggi perduta da cui molti fanno risalire il nome di Piedicastello dato, fin dal Medioevo, al quartiere alle pendici della collina.

 

Sono ancora visibili, invece, i resti di una basilica paleocristiana sorta, probabilmente, sui resti della fortificazione romana, oggi inserita all’interno del Parco del Doss Trento in cui natura e testimonianze storiche si fondono in un contesto armonioso e affascinante.

 

L’attuale sistemazione del parco risale, tuttavia, agli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso. Nel 1935 venne costruito l’imponente Mausoleo di Cesare Battisti sulla sommità del Doss Trento, in cui sono conservate le spoglie dell’eroe irredentista e una mostra fotografica racconta la sua vicenda tragica nel contesto della Grande Guerra. Al primo conflitto mondiale sono anche legate le altre bellezze del parco, nate dall’azione di un comitato cittadino nato proprio a vent’anni dalla fine del conflitto, nel 1938, e della Legione Trentina, un’associazione di reduci della Grande Guerra.

Tra il 1940 e il 1947, durante la Seconda Guerra Mondiale un distaccamento di Alpini costruì la strada attuale, con cui si può raggiungere la cima del Doss Trento, in alternativa al sentiero pedonale “dell’amore” e avviò i lavori per un museo dedicato a questo corpo militare all’interno dei resti della polveriera austriaca della fortezza imperiale che dominava questa altura.

 

Aperto nel 1958, nel quarantesimo anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale, il Museo Storico delle Truppe Alpine che presenta un’interessante percorso espositivo che ripercorre le vicende, tragiche ed eroiche, dei corpi alpini, che così tanto sono legate alla città di Trento e al suo territorio.

Parco del Doss Trento

Una passeggiata rilassante tra natura e storia

Partendo al mattino dal Grand Hotel Trento, corroborati da una colazione abbondante e sana nel nostro ristorante, potrete in breve tempo attraversare l’Adige sullo storico ponte di San Lorenzo, ritrovandovi così nel quartiere di Piedicastello in cui svetta la duecentesca chiesa di Sant’Apollinare.

 

Prima di iniziare la salita, inoltre, potrete visitare le mostre del Museo Storico del Trentino ospitate nelle Gallerie di Piedicastello e immergervi nella suggestiva atmosfera delle case antiche nei dintorni della pittoresca Fontana di Piedicastello: un vero spaccato di storia e tradizione della nostra città, in grado di affascinare molti visitatori.

Poi, naturalmente, si può imboccare la già citata Strada degli Alpini imboccando Via Dòs Trento e percorrerla fino alla scalinata d’ingresso del Museo Storico delle Truppe Alpine e poi ancora più su fino alla cima dove si può ammirare i già citati Mausoleo di Cesare Battisti e Basilica Paleocristiana.

 

Un itinerario particolare, come solo Trento sa regalare ai propri visitatori, dove i grandi drammi della storia, i gesti eroici e le testimonianze di un lontano passato si sposano in modo armonioso con una natura bella, tutelata e sempre affascinante.

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